Vuelta a España 2022, colpo doppio di Primoz Roglic: batte Mads Pedersen e si prende la Maglia Rossa!
Primoz Roglic lascia subito il segno sulla Vuelta a España 2022. Il capitano della Jumbo – Visma si impone sul traguardo di Laguardia grazie a un’implacabile progressione nel finale della rampa che portava all’arrivo. Alle spalle dello sloveno, che va a vestire la Maglia Rossa, si piazza un ottimo Mads Pedersen (Trek-Segafredo), con un pimpante Enric Mas (Movistar) a completare il podio di giornata. In top10 anche Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Ben O’Connor (Ag2r Citroen), Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), Wilco Kelderman (Bora-hansgrohe) e Jai Hindley (Bora-hansgrohe) con lo stesso tempo del vincitore, mentre gli altri big, partendo da Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco), 13°, perdono almeno sette secondi.
Con l’inizio ufficiale della tappa, sono numerosi i corridori che si lanciano all’attacco per provare ad andare in fuga, ma nessuno riesce inizialmente a fare la differenza. Dopo circa cinque chilometri, riescono ad avvantaggiarsi Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), sui quali provano a riportarsi Julius Van Den Berg (EF Education-EasyPost), Jetse Bol (Burgos-BH) e Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi). Questi contrattaccanti vengono però velocemente ripresi dal gruppo, ma subito partono all’attacco Jarrad Drizners (Lotto Soudal), James Shaw (EF Education-EasyPost), Ander Okamika (Burgos-BH) e Joan Bou (Euskaltel-Euskadi). Dopo qualche chilometro di inseguimento, questi quattro uomini riescono a riportarsi sui due fuggitivi, andando a formare un drappello di sei corridori con un vantaggio che, dopo 15 chilometri, è di poco superiore ai due minuti sul plotone, tirato da Bora-hansgrohe e Jumbo-Visma.
Il lavoro delle due squadre non consente ai battistrada di guadagnare molto margine, che nei chilometri seguenti raggiunge al massimo i 2’30” prima di stabilizzarsi sui 2’25”. Con questo vantaggio, i fuggitivi approcciano il primo GPM di giornata, il Puerto de Opakua, durante il quale il gap arriva a toccare i tre minuti. Dopo il passaggio al GPM, dove è Bou a transitare per primo, il gruppo torna però ad avvicinarsi, riportandosi sui 2’20 e continuando a recuperare terreno nei chilometri successivi. Con 70 chilometri ancora da percorrere, Okamika perde contatto dalla testa della corsa per un problema meccanico, venendo ripreso qualche chilometro più tardi dal gruppo, sempre tirato da Bora e Jumbo e sempre più vicino ai battistrada.
Dopo essersi avvicinato sino ad arrivare a meno di un minuto dagli uomini di testa, il gruppo rallenta quando la strada torna a salire ed in questa fase davanti allungano De Marchi, Lutsenko e Shaw, cercando di dare nuova linfa ad un tentativo dal quale ormai gli altri sono tagliati fuori. Neanche per i tre uomini al comando tuttavia rimane moltissimo tempo da passare all’attacco, con le squadre degli sprinter, in primis Bora – hansgrohe e Trek – Segafredo che li tengono sotto controllo, aiutati dalla Quick-Step Alpha Vinyl. I tre vengono così ripresi subito dopo il traguardo volante, verso il quale si danno nuovamente battaglia Mads Pedersen e Sam Bennett, sinora gli unici ad apparire interessati alla Maglia Verde.
Nella salita successiva sono gli uomini della Trek – Segafredo a forzare la mano nel tratto più impegnativo, alzando tuttavia il piede quando la strada spiana, permettendo ai corridori in difficoltà di riavvicinarsi prima dell’ultimo dentello verso il GPM. Qui è Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) a scattare in vista dello scollinamento, ma il francese è subito seguito da Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che ne approfitta per superarlo prima di tuffarsi in discesa, andando così anche a prendere tre secondi di abbuono.
Se nel corso della discesa il gruppo si spezza visto il ritmo di Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl), soprattutto, quando si arriva nella pianura che porta ai piedi dello strappo finale il ritmo cala, concedendo a molti corridori staccati in precedenza di rientrare. In vista del finale sono gli uomini Movistar a provare a dare una sferzata, prima che Kenny Elissonde si piazzi davanti a tutti per lanciare Mads Pedersen. Mentre non manca la bagarre per la posizione (con qualche spallata al limite) a ruota del danese si muove Roglic, che decide di cambiare ritmo con uno sprint lunghissimo che l’ex iridato non può far altro che seguire, senza poter fare altro. Dietro di loro buona prova di Enric Mas (Movistar), che salva gli immediati inseguitori dal buco che i primi due avevano inizialmente creato andandosi a prendere il podio di giornata con Quentin Pacher (Groupama-FDJ) alla sua ruota.
Risultato Tappa 4 Vuelta a España 2022
Classifica Generale Vuelta a España 2022
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